Chestnut Bud
E UNO DEI 19 ASSISTENTI
CI METTE IN SINTONIA CON IL POTENZIALE ENERGETICO DELLA CAPACITA’ DI APPRENDIMENTO OSSIA DELLA CAPACITA’ DI TRASFORMARE TUTTE LE ESPERIENZE IN MOMENTI UTILI PER LA PROPRIA EVOLUZIONE INTERIORE.
Fu individuato da Bach, come tutti gli Assistente, tra la Primavera e l’Estate del 1935.
Il 1935 è l’anno precedente alla sua morte, infatti morì il 27 Novembre del 1936.
Il lavoro che lo portò ad individuare i 19 Assistenti fu frenetico e molto impegnativo, alcuni furono individuati al ritmo di uno a settimana; la sensazione dei suoi collaboratori era che Bach era sostenuto dall’urgenza di portare a termine il suo compito come se fosse stato consapevole che il tempo rimastogli non era molto.
Indicazioni di Edward Bach:
“Per chi non sa trarre il giusto profitto dall’osservazione e dall’esperienza diretta e necessita di più tempo degli altri per far proprie le lezioni della vita quotidiana. Mentre una sola esperienza può essere sufficiente per alcuni, queste persone ne hanno bisogno di più, a volte molte di più, prima di imparare. Così, rimanendoci male, si trovano a commettere lo stesso sbaglio più di una volta. Per quelle persone alle quali un solo errore o il consiglio degli altri non bastano per evitare di fare più volte la stessa esperienza negativa.”
Sembra essere proprio il Fiore della “COAZIONE A RIPETERE”.
Le persone Chestnut Bud in disequilibrio tendono a PROCRASTINARE il più possibile ciò che devono fare, iniziano molte cose contemporaneamente ma non ne PORTANO A TERMINE nessuna, PERDONO TEMPO in attività secondarie per evitare di fare la cosa importante, sono molto DISTRATTI e dimenticano facilmente aspetti più o meno importanti dei loro impegni quotidiani, sono INAFFIDABILI, difficilmente rispettano le scadenze degli impegni presi.
Questo loro ATTEGGIAMENTO INCONCLUDENTE, sostenuto sicuramente anche da MOTIVAZIONI INCONSCE, li porta a ritrovarsi spesso, se non sempre, nelle stesse situazioni negative e a RIPETERE GLI STESSI ERRORI.
Da tutto ciò risulta una VITA BLOCCATA piena di tante cose iniziate ma non portate a termine, la persona sembra prigioniera delle stesse dinamiche intorno alle quali ruota costantemente la sua vita, senza riuscire a trovare una via d’uscita costruttiva.
© Enrica Rame
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